In questo contesto ( storia di Giuseppe in Egitto) viene ribadito due volte che solo i sacerdoti non furono obbligati a vendere le proprie terre e furono mantenuti dal Faraone. Perchè? I sacerdoti compiono l’ultimo furto: quello della testa della gente. Intermediari tra Dio e il popolo, sono loro che spingono gli sfruttati a dire a Giuseppe: «Grazie a Dio tu ci hai salvato la vita! Ci consegniamo al Faraone come schiavi». Siamo al massimo livello di sfruttamento: uno schiavo è realmente tale quando pensa che la miglior cosa per lui sia essere schiavo. Non esiste più nessuna possibilità di trasformazione dal momento in cui si raggiunge la convinzione che essere schiavo sia una grazia di Dio. Questo era il ruolo dei sacerdoti. La fede del popolo nel Dio custode della vita viene così facilmente utilizzata in funzione della città. Questa fede controllata dal tempio e dal sacerdozio a servizio del palazzo e del commercio, diventa un elemento di sottomissione del povero. Il popolo continua ad essere povero e continua a proclamare: “grazie a Dio tu ci hai salvato la vita”. Il Dio custode della vita, che era custode del gruppo della periferia, si trasforma in custode del centro. E’ semplicemente strumentalizzato. Dio è espropriato. Dio viene usato come garante di un sistema di oppressione che viene spacciato dal tempio come “grazia di Dio... volontà di Dio”.
Questa pagina è simbolica. E’ un riassunto della storia
S. GALLAZZI, POR UMA TERRA SEM MAR, SEM TEMPLO, SEM LÁGRIMAS.
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