Dire
è confessarsi,
è donarsi;
scrivere è liberarsi.
Io non posso non scrivere.
Anche se a leggere quanto è già stato scritto,
di ben pochi, di pochissimi si potrà dire:
ecco, costui ha scritto una verità che non era mai stata detta da alcuno.
Ma ciò che importa, nello scrivere, non è questo.
Scrivere è intingere la penna nel proprio sangue
per dire a te stesso
ciò che Lui, l'Amico, ha pensato di te,
ciò che egli ha fatto e continua a fare di te:
e quanto tu sia refrattario o disponibile alla grande opera comune.
(David Maria Turoldo, Il dramma è Dio, p. 12)
Nessun commento:
Posta un commento