Signore Dio mio,
a te ho gridato e mi hai guarito...
la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia...
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 29)
R. Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.
Signore, è come se aprissi gli occhi in questo mattino, dopo una lunga notte passata, come i tuoi discepoli sulla barca, senza prendere nulla. Ma questo non mi scoraggia, anzi. Perché so che, se tu mi chiederai di gettare ancora le reti in mare, ci sarà una pesca abbondante.
Eccomi, dunque, pronto ad affrontare un'altra giornata di attesa, di lotta, di fatica.
Ma oggi non ti chiedo il successo, la pesca miracolosa, l'abbondanza dei doni; ti chiedo l'ascolto della tua parola e la forza di ricominciare sempre.
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“Il pericolo peggiore che possa temere l’umanità oggi non è una catastrofe stellare, non è né la fame, né la peste; è invece quella malattia spirituale, la più terribile perché il più direttamente umano dei flagelli, che è la perdita del gusto della vita” (Teilhard de Chardin).
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