Non ho belle foto di lei.
Non riesco nemmeno a vedere distintamente il suo viso nell'immaginazione. E invece la faccia di un qualsiasi sconosciuto colta al volo stamane tra la folla mi apparirà forse con perfetta chiarezza questa notte, non appena chiuderò gli occhi. Certo, la spiegazione è semplice. I visi di coloro che meglio conosciamo li abbiamo visti in modi così vari, da tante angolature, in tante luci, con tante espressioni - al risveglio, nel sonno, nel riso, nel pianto, mentre mangiano, parlano, pensano - che queste impressioni si affollano tutte insieme nella nostra memoria e si annullano a vicenda lasciando un'immagine sfocata. Ma la sua voce è ancora viva. Il ricordo della sua voce, che in qualsiasi momento può fare di me un bimbo singhiozzante.
C.S. Lewis DIARIO DI UN DOLORE
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