Il tempo è troppo lento
per chi aspetta,
troppo rapido
per chi ha paura,
troppo lungo
per chi soffre,
troppo breve
per chi gioisce
Ma per chi ama,
il tempo non esiste
per chi aspetta,
troppo rapido
per chi ha paura,
troppo lungo
per chi soffre,
troppo breve
per chi gioisce
Ma per chi ama,
il tempo non esiste
Henry Van Dyke
perchè
è un eterno presente
cioè dono che si rinnova sempre.
Un uomo molto anziano stava scavando nel suo
giardino." Cosa stai facendo?", gli chiesero.
" Pianto alberi di mango" , rispose.
" Pensi di riuscire a mangiarne?".
" No, io non vivrò abbastanza, ma gli altri si.
Per tutta la vita ho gustato manghi
piantati da altri.
Questo è il mio modo di essere riconoscente".
( Antony De Mello )
Quando io ero piccolo mia madre era solita cucire tanto.
Io mi sedevo vicino a lei e le chiedevo cosa stesse facendo.
Lei mi rispondeva che stava ricamando. Osservavo il lavoro di
mia madre da un punto di vista più basso rispetto a dove stava
seduta lei, cosicché ogni volta mi lamentavo dicendole che dal mio
punto di vista ciò che stava facendo mi sembrava molto confuso.
Lei mi sorrideva, guardava verso il basso e gentilmente mi
diceva: " Figlio mio, vai fuori a giocare un po' e quando avrò
terminato il mio ricamo ti metterò sul mio grembo e ti lascerò
guardare dalla mia posizione".
Mi domandavo perché utilizzava dei fili di colore scuro
e perché mi sembravano così disordinati visti da dove stavo io.
Alcuni minuti dopo sentivo la voce di mia madre che mi diceva:
"Figlio mio, vieni qua siediti sul mio grembo", io lo
facevo immediatamente e mi sorprendevo e mi emozionavo
al vedere i bei fiori o il bel tramonto nel ricamo. Non
riuscivo a crederci; da sotto si vedeva così confuso.
Allora mia madre mi diceva: "Figlio mio, di sotto si vedeva
confuso e disordinato ma non ti rendevi conto che di
sopra c'era un progetto.
C'era un disegno, io lo stavo solo seguendo.
Adesso guardalo dalla mia posizione e saprai ciò che stavo
facendo".
~ ~ ~
Molte volte lungo gli anni ho guardato il cielo e ho detto:
Padre, che stai facendo?".
E lui risponde: "Sto ricamando la tua vita".
Allora replico: "Ma si vede così confuso, è tutto un disordine.
I fili sembrano così scuri, perché non sono più brillanti?".
E Dio sembra dirmi: "Figliolo mio, occupati del tuo
lavoro... e io faccio il mio.
Un giorno ti porterò in cielo e ti metterò sul mio
grembo e vedrai il disegno dalla mia posizione...
E allora capirai...!!!".
(Da Qumran2)
Solo se si desidera qualcosa intensamente
si può andare fino in fondo,
superando ogni ostacolo
con grande tenacia e con fiducia
che da la certezza di poter imparare
dai propri errori.
Un uomo molto anziano stava scavando nel suo
giardino." Cosa stai facendo?", gli chiesero.
" Pianto alberi di mango" , rispose.
" Pensi di riuscire a mangiarne?".
" No, io non vivrò abbastanza, ma gli altri si.
Per tutta la vita ho gustato manghi
piantati da altri.
Questo è il mio modo di essere riconoscente".
( Antony De Mello )
Quando io ero piccolo mia madre era solita cucire tanto.
Io mi sedevo vicino a lei e le chiedevo cosa stesse facendo.
Lei mi rispondeva che stava ricamando. Osservavo il lavoro di
mia madre da un punto di vista più basso rispetto a dove stava
seduta lei, cosicché ogni volta mi lamentavo dicendole che dal mio
punto di vista ciò che stava facendo mi sembrava molto confuso.
Lei mi sorrideva, guardava verso il basso e gentilmente mi
diceva: " Figlio mio, vai fuori a giocare un po' e quando avrò
terminato il mio ricamo ti metterò sul mio grembo e ti lascerò
guardare dalla mia posizione".
Mi domandavo perché utilizzava dei fili di colore scuro
e perché mi sembravano così disordinati visti da dove stavo io.
Alcuni minuti dopo sentivo la voce di mia madre che mi diceva:
"Figlio mio, vieni qua siediti sul mio grembo", io lo
facevo immediatamente e mi sorprendevo e mi emozionavo
al vedere i bei fiori o il bel tramonto nel ricamo. Non
riuscivo a crederci; da sotto si vedeva così confuso.
Allora mia madre mi diceva: "Figlio mio, di sotto si vedeva
confuso e disordinato ma non ti rendevi conto che di
sopra c'era un progetto.
C'era un disegno, io lo stavo solo seguendo.
Adesso guardalo dalla mia posizione e saprai ciò che stavo
facendo".
~ ~ ~
Molte volte lungo gli anni ho guardato il cielo e ho detto:
Padre, che stai facendo?".
E lui risponde: "Sto ricamando la tua vita".
Allora replico: "Ma si vede così confuso, è tutto un disordine.
I fili sembrano così scuri, perché non sono più brillanti?".
E Dio sembra dirmi: "Figliolo mio, occupati del tuo
lavoro... e io faccio il mio.
Un giorno ti porterò in cielo e ti metterò sul mio
grembo e vedrai il disegno dalla mia posizione...
E allora capirai...!!!".
(Da Qumran2)
Solo se si desidera qualcosa intensamente
si può andare fino in fondo,
superando ogni ostacolo
con grande tenacia e con fiducia
che da la certezza di poter imparare
dai propri errori.
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