Una donna, che non aveva grandi risorse economiche, trovò un uovo. Tutta felice, chiamò il marito e i figli e disse: "Tutte le nostre preoccupazioni sono finite. Guardate un po': ho trovato un uovo! Noi non lo mangeremo, ma lo porteremo al nostro vicino perché lo faccia covare dalla sua chioccia. Così presto avremo un pulcino, che diventerà una gallina. Noi naturalmente non mangeremo la gallina, ma le faremo deporre molte uova, e dalle uova avremo molte altre galline, che faranno altre uova. Così avremo tante galline e tante uova. Noi non mangeremo né galline né uova, ma le venderemo e ci compreremo una vitellina. Alleveremo la vitellina e la faremo diventare una mucca. La mucca ci darà altri vitelli, finchè avremo una bella mandria. Venderemo la mandria e ci compreremo un campo, poi venderemo e compreremo, compreremo e venderemo"
Mentre parlava, la donna gesticolava. L'uovo le scivolò di mano e si spiaccicò per terra.
I nostri propositi assomigliano spesso alle chiacchiere di questa donna: "Farò... Dirò... Rimedierò...".
Passano i giorni e gli anni, e non facciamo niente...
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Spesso è comodo usare il tempo fututo nelle frasi; esso non ci obbliga ad eseguire quello che effettivamente diciamo, ma allo stesso tempo sono convinta che quelli che si impoveriscono siamo proprio noi. Grazie per questa storia!Silvia
RispondiEliminaLa risposta la cercheremo in un post di domani con autori che abbiamo interpellato oggi e che hanno un unico Suggeritore di Parole.
RispondiEliminaGiorgio