Signore, insegnaci a non amare noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che amiamo.
Insegnaci a pensare agli altri
ed amare in primo luogo
quelli che nessuno ama.
Signore, facci soffrire della sofferenza altrui.
Facci la grazia di capire che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice,
protetta da Te,
ci sono milioni di esseri umani,
che sono pure tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo,
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.
Abbi pietà dei lebbrosi,
ai quali, Tu, così spesso hai sorriso
quand’eri su questa terra;
pietà dei milioni di lebbrosi,
che tendono verso la tua misericordia
le mani senza dita,
le braccia senza mani…
E perdona noi di averli,
per una irragionevole paura, abbandonati.
E non permettere più, Signore
che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia
della miseria universale,
e liberaci da noi stessi.
Così sia!
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che amiamo.
Insegnaci a pensare agli altri
ed amare in primo luogo
quelli che nessuno ama.
Signore, facci soffrire della sofferenza altrui.
Facci la grazia di capire che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice,
protetta da Te,
ci sono milioni di esseri umani,
che sono pure tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo,
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.
Abbi pietà dei lebbrosi,
ai quali, Tu, così spesso hai sorriso
quand’eri su questa terra;
pietà dei milioni di lebbrosi,
che tendono verso la tua misericordia
le mani senza dita,
le braccia senza mani…
E perdona noi di averli,
per una irragionevole paura, abbandonati.
E non permettere più, Signore
che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia
della miseria universale,
e liberaci da noi stessi.
Così sia!
( RAOUL FOLLERAU )
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