Westerbork rappresenta il Tempio aperto in cui la sua anima si è aperta a Dio attraverso la sua immagine impressa indelebilmente su ogni volto e in ogni storia. Etty ha incontrato il Mistero nel Tempio in-delimitabile nell’Amore e nel Dolore: Il mio cuore è una chiusa che ogni volta arresta un flusso ininterrotto di dolore (205). Questo interminabile dolore non scandalizzerà mai Etty ma la renderà sempre più grata per il dono della vita da lei ritenuta sempre e solo buona e bella non perché lo sia ma perché – misteriosamente – lo sta diventando sotto i nostri occhi attraverso il nostro proprio cuore: Cammino accanto agli uomini come se fossero piantagioni e osservo quant’è cresciuta la pianta dell’umanità (209).E’ lo sguardo del pubblicano che sa di essere peccatore e che, pur a distanza di sicurezza per non contaminare niente e nessuno, non rinuncia comunque all’umile gesto della preghiera:«Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di me peccatore».
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