Il Getsemani o Frantoio è l’ora cruciale d’un’agonia per nulla paragonabile a quella del deserto.
Il deserto fu la tentazione della mente e dell’orientamento: il Getsemani gli prende il cuore.
Nel calice presentatogli c’è dentro: il tuo amore non sarà ricambiato; il tuo amore non sarà capito; il
tuo amore sarà rifiutato; il tuo amore sarà crocifisso.
— Da chi?
— Da me; da tutti.
Dai discepoli che s’addormentano, mentre tu sudi sangue; da colui che poco fa metteva la sua mano nel
tuo piatto; da colui che giurava d’esser pronto a morire per te; da colui che ha riposato sul tuo cuore...
Ognun ti fugge. Ti lascian solo come un lebbroso... Hai la lebbra dell’amore!
— Da me; da tutti.
Son secoli e secoli che gridiamo contro l’agonizzante: —Non vogliamo che egli regni su di noi.
Schiavi di tutte le tirannie degli uomini piuttosto che «amici dello Sposo».
DON PRIMO MAZZOLARI, Dietro la croce, 41-45
prima edizione: 1942
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