Voglio andare oltre, verso l'altrove. incontro alla passione di Dio.
Vi confesso che di tanto in tanto mi ritrovo a invocare per me la passione del Dio custode e pastore, a invocare per me i suoi occhi e le sue mani. Vorrei avere occhi e mani, io che, a volte, oltrepasso ciò che sconta fragilità e debolezza. Vorrei avere i suoi occhi, le sue mani. Quelli di Gesù, il pastore bello, il custode bello, occhi e mani che accarezzavano, si incantavano, restituivano valore alla piccolezza, alla debolezza, alla fragilità. Delle persone e delle cose.
Non dovrei fare memoria di chi sconta fragilità e debolezza io che credo in un Dio che raccatta pezzi, i miei pezzi? Come mi è capitato di scrivere:
Perdo pezzi
e tu li raccogli
alle spalle, Signore,
tu Dio dell'orfano e della vedova,
tu Dio dei frammenti,
tu hai compassione
del non intero,
dei pezzi di pane avanzati,
tu che non vuoi
che si perda nessuno.
Perdo pezzi di voce e di occhi,
di memoria e di cuore.
Dietro
alle spalle tu ti chini
e raccogli
e tu li raccogli
alle spalle, Signore,
tu Dio dell'orfano e della vedova,
tu Dio dei frammenti,
tu hai compassione
del non intero,
dei pezzi di pane avanzati,
tu che non vuoi
che si perda nessuno.
Perdo pezzi di voce e di occhi,
di memoria e di cuore.
Dietro
alle spalle tu ti chini
e raccogli
Ho racimolato pensieri. Ora c'è un oltre, il vostro oltre, l'oltre dei vostri pensieri.
Angelo Casati
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