12 preghiera-esame di coscienza sul tempo
di Carlo Maria Martini tratta dalla lettera pastorale "Sto alla porta" 1992- 94
Riconosco, Signore,
che la durata della mia condizione mortale
è gravata dalla maligna separazione
che nell'incredulità si produce
tra il nostro tempo e il tuo.
E so che questa separazione si riflette
nell'angoscia in cui trascorre il tempo
che ciascuno di noi cerca di aver
soltanto per se stesso.
La malinconia del tempo inesorabilmente passato
è figlia dell'incredulità
e madre della disperazione.
La morte si presenta allora - e solo allora -
come una dimostrazione
dell'inutilità del tempo dell'amore.
I colpi con cui il dolore percuote l'uscio di casa
diventano i segni di un destino implacabile
che assegna alla morte l'ultima parola.
La nostalgia del tempo perduto
si trasforma in una malattia
che rende cronica la perdita
di ogni senso del tempo.
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