Il
testo degli Atti riporta un momento di particolare tensione
attraversato dalla comunità cristiana perseguitata proprio in
concomitanza con la carcerazione di Pietro e di Giovanni. Quando i
due Apostoli sono rimessi in libertà, vengono accolti dalla comunità
cristiana che si raduna per invocare l’aiuto di Dio e ottenere da
Lui il sostegno nel tempo della prova. Questo è un primo punto
essenziale in cui la comunità cristiana si rivela come il luogo
della solidarietà che non è soltanto una solidarietà di ordine
umano e materiale (benché sia anche questo) ma soprattutto è una
solidarietà nella preghiera, perché la certezza di fede accompagna
la comunità cristiana nel suo cammino storico e le assicura che
Cristo è presente là dove il suo nome è invocato. Una cosa è
l’aiuto e il sostegno umano, offerto in forza delle proprie
risorse, ben altra cosa è invocare la presenza di Cristo e attendere
da Lui l’aiuto. La comunità cristiana si raduna perché percepisce
di trovarsi dinanzi ad una prova più grande delle proprie forze, e
quando si raduna in preghiera fa un’esperienza singolare della
presenza di Dio in mezzo ad essa
Don Vincenzo Cuffaro
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