Forse questa congiunzione potrebbe essere considerata
la chiave più idonea per afferrare il senso profondo che il Natale ha rappresentato,
in ogni tempo e in ogni latitudine,
da venti secoli a questa parte.
Eppure…
Ci si può togliere tutto,
ma non il Natale.
Anche se tutto sembra precario e appeso ad un filo,
il Natale viene.
Certo, viene come data da calendario e porta con sé il clima che conosciamo.
Tuttavia, esso porta con sé una domanda:
sei disposto a fare la prima mossa?
Siamo tutti perennemente alla ricerca
di una identità,
di una forma
che ci aiuti a realizzarci come persone.
E a volte tale ricerca è non solo affannosa ma inconcludente.
La liturgia di questa notte ci annuncia che
la nostra forma va individuata in Gesù Cristo.
Così, infatti, pregheremo tra poco:
“Accetta, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce,
e per questo scambio di doni trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria”.
Prepararsi alla liturgia della notte di Natale
Antonio Savone
Nessun commento:
Posta un commento