“Fa così, o mio Lucilio, rivendica la piena signoria di te stesso, e serba per te il tempo che fin'ora ti era portato via, o andava perduto. Persuaditi che è veramente, come io ti scrivo : le nostre ore ci vengono sottratte qualche volta colla forza e qualche volta coll'astuzia e altra volta poi ci scorrono via senza che quasi ce ne avvediamo. Ma la perdita di tempo che più ci fa vergogna è quella che avviene per nostra negligenza. Se ben rifletti, dobbiamo convenire che la maggior parte della vita ci sfugge nel fare il male, gran parte nel non fare nulla e tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo fare. Puoi tu indicarmi qualcuno che sappia attribuire al tempo tutto il suo valore, che apprezzi giustamente la sua giornata e capisca che anche lui come ogni essere umano va morendo giorno per giorno? Questo è un nostro comune errore, che guardiamo la morte come un avvenimento che sta avanti a noi nell'avvenire: invece per gran parte essa sta ormai dietro di noi e tiene in suo potere il passato della nostra vita”.
Non ho tempo, è il ritornello che ci impedisce, a volte, anche di intessere relazioni interpersonali significative o durature. Un tempo quindi che non possediamo, ma che ci possiede.
«Tutta l’infelicità degli uomini deriva da una sola causa: dal non saper restarsene tranquilli, in una camera» diceva quattro secoli fa Pascal e Bauman ci dice che “chi non controlla il presente non può sognarsi di controllare il futuro" e continua affermando che «abbiamo bisogno di una educazione permanente per avere la possibilità di scegliere in maniera consapevole».
Sospendi il tempo per abitarlo con calma e serenità ed indugia in modo da cogliere tutto ciò che in una vita in corsa ci sfugge e perdiamo inevitabilmente.
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