"...provo l'irreprimibile impulso di offrire un consiglio gratuito. Ed è questo: leggete il meno possibile, non il più possibile! Oh, non crediate che io non abbia invidiato quelli che si annegano nei libri. Anch'io, segretamente, vorrei immergermi nel mare di libri che ho tanto vagheggiato. Ma so che ciò non è importante. Ora so che non avevo bisogno di leggere neanche un decimo di quanto ho letto. La cosa più difficile nella vita è apprendere a fare soltanto ciò che è strettamente vantaggioso, strettamente vitale al proprio benessere.
V'è un modo eccellente per mettere alla prova questo prezioso consiglio che non vi ho dato avventatamente. Quando vi imbattete in un libro che vi piacerebbe leggere, o che pensate dovreste leggere, mettetelo in disparte per qualche giorno. Ma pensateci quanto più intensamente potete. Che il titolo e il nome dell'autore occupino la vostra mente. Pensate ciò che avreste scritto voi stessi, se ne aveste avuto l'opportunità. Domandatevi seriamente se sia assolutamente necessario aggiungere quest'opera al vostro bagaglio di conoscenze, o al vostro fondo di piacere. Cercate di immaginare che cosa significherebbe rinunciare a questo piacere, a questa illuminazione in più. Dopodichè, se ancora pensate di 'dover' leggere quel libro, soffermatevi a considerare con quanta straordinaria perspicacia lo affrontate. Considerate inoltre che, per quanto stimolante esso possa essere, in realtà ben poco di questo libro vi è veramente nuovo.
Se siete sinceri con voi stessi, scoprirete che la vostra statura si è accresciuta a motivo del semplice sforzo di aver resistito al vostro impulso".
Henry Miller, I libri nella mia vita (tit. originale The books in my life), traduz. di Bruno Fonzi, Einaudi, 1976, pag. 16
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