lunedì 26 luglio 2010

viene un momento in cui d'improvviso,non si può fare a meno di leggere uno di questi libri d'un fiato

Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta sempre con sé di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene un momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri d'un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione. Ora sappiamo perchè lo abbiamo trattato con tante cerimonie. Doveva stare a lungo vicino a noi; doveva viaggiare; doveva occupare posto; doveva essere un peso; e adesso ha raggiunto lo scopo del suo viaggio, adesso si svela, adesso illumina i vent'anni trascorsi in cui è vissuto, muto, con noi. Non potrebbe dire tanto se per tutto quel tempo non fosse rimasto muto, e solo un idiota si azzarderebbe a credere che dentro ci siano state sempre le medesime cose.
>>> Elias Canetti, La provincia dell' uomo <<<
 

Lettura da viaggio è un concetto che implica una svalutazione. E' diffusa l'idea che quel che si legge in viaggio debbano essere i libri più leggeri e scadenti, stupidaggini "per ammazzare il tempo". Io non l'ho mai condivisa. Anche a prescindere dal fatto che la cosiddetta letteratura amena è la più noiosa del mondo, non riesco a persuadermi perchè mai, in una circostanza così austera e solenne come è sempre un viaggio, si debba abbassare il livello delle proprie consuetudini intellettuali dedicandosi alla stupidaggine. Forse che lo stato di libertà e di tensione insito nel viaggiare crea una disposizione d'animo e di nervi in cui la stoltezza ci ripugna meno del solito?


Il Don Chisciotte è un libro mondiale: sarà il libro che si addice ad un viaggio mondiale. Fu un'ardita avventura lo scriverlo, e l'avventura passiva rappresentata dal leggerlo è adeguata alle circostanze. E' strano, ma io non ne ho mai condotto a termine sistematicamente la lettura. Voglio farlo qui a bordo e superare quest'oceano narrativo, così come entro dieci giorni avremo superato l'Atlantico".

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