Qualunque sia il metodo concreto col quale applichiamo la mente e il cuore al regno, è importante soltanto nella misura in cui esso ci porta più vicini a Dio.
L’attenta ripetizione di una preghiera è un metodo che si è dimostrato fecondo. Un altro è la contemplazione del vangelo del giorno. Ogni giorno dell’anno ha un proprio passo del vangelo, e ogni passo contiene un tesoro per noi. Per me è stato d’immenso valore spirituale leggere ogni mattina il brano di storia di Gesù che è stata scelto per quel giorno, e contemplare, ascoltare con occhi e orecchi interiori. Ho scoperto che quando faccio questo per un lungo periodo di tempo la vita di Gesù diventa più viva in me, e mi guida nelle mie attività quotidiane.
Spesso mi sono ritrovato a dire: “Il vangelo che ho letto questa mattina era proprio quello di cui avevo bisogno oggi!”. Era molto più che una meravigliosa coincidenza. Ciò che succede, infatti, non è che il testo del vangelo mi aiuti su un problema concreto, ma che i molti passi del vangelo che ho, giorno dopo giorno, contemplato mi forniscono a poco a poco nuovi occhi e nuovi orecchi per vedere e udire quel che accade nel mondo. Non che il vangelo mi aiuti ad evitare il comparire delle ansietà, ma il vangelo ne mostra l’inutilità, e così rimette a fuoco la mia attenzione.
Una volta stavo cercando con tutte le mie forze di aiutare due miei amici a risolvere le difficoltà del loro matrimonio. Leggendo i racconti del Vangelo giorno dopo giorno, mi resi conto che ero più interessato ad essere un buon consigliere che a rendere i miei amici pienamente aperti alla volontà di Dio, qualunque fosse la conseguenza per la loro vita futura.
Divenni meno ansioso di risolvere i loro problemi e più libero di essere uno strumento della guarigione di Dio.
La contemplazione quotidiana del Vangelo è uno dei modi più diretti per applicare la mente e il cuore prima di tutto al regno.
.(da: Henry Nouwen, Vivere lo spirito, Queriniana, pag. 82-85)
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