giovedì 6 maggio 2010

Signore, mio Dio, in te confido, che io non resti confuso in eterno

Mi capita spesso, quando leggo un testo, la voglia di chiosarlo perchè dica più chiaramente quello ha detto a me. Ma quando mi accingo a farlo, le mie parole diventano inconsistenti, evanescenti perchè il messaggio dell'autore è perfetto così come è.
Sono fatto per la tua pace,
e Tu non disprezzerai il mio desiderio di amare Te solo,
in questa sofferenza,
perchè ho confidato in Te
e servo la Tua santa Volontà in pace e senza lamentarmi
per la Tua gloria.
Accetto che queste pagine di diario mi mostrino quello che io sono:
rumoroso,
pieno del tumulto delle imperfezioni e passioni
e delle ampie ferite lasciate aperte dal peccato,
pieno di difetti,
di invidie e tormenti,
pieno del mio stesso intollerabile vuoto.
Domine Deus meus, in te confido: non confundar in aeternum. (T. Merton- pag 55- Dialoghi con il Silenzio)

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