Una volta, parecchi anni fa, ebbi l’opportunità di incontrare Madre Teresa di Calcutta. Avevo molti problemi in quel momento e decisi di servirmi di questa occasione per chiederle consiglio. Appena seduti, cominciai a sciorinare tutti i miei problemi e le mie difficoltà, cercando di convincerla di quanto le cose fossero complicate! Quando dopo una decina di minuti di elaborate spiegazioni finalmente tacqui, Madre Teresa mi guardò tranquillamente e mi disse: “Bene, se dedicherai un ora al giorno ad adorare il tuo Signore e a non fare mai quello che sai essere ingiusto… tutto andrà bene!”. Quando disse così mi resi conto all’improvviso che aveva bucato il mio grande pallone gonfiato, fatto di complicata autocommiserazione [...] fui così sbalordito della sua risposta che non sentii alcun desiderio necessità di continuare la conversazione. […] Le sue poche parole si incisero nel mio cuore e nella mia mente […], in modo semplice e diretto, esse erano penetrate al centro del mio essere. Sapevo che lei aveva detto la verità e che avevo il resto della mia vita per viverla […]: mi resi conto che avevo posto una domanda dal basso cui lei aveva dato risposta dall’alto […], dal luogo di Dio, non dal luogo delle mie lamentele. Per la maggior parte del tempo noi reagiamo a domande dal basso con risposte dal basso: il risultato è che vi sono sempre più domande e, sovente, sempre più confusione.
La risposta di Madre Teresa fu come un lampo di luce nella mia oscurità. Conobbi improvvisamente la verità su me stesso.
.(da: Henry Nouwen, Vivere lo spirito, Queriniana, pag. 82-85)
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