mercoledì 28 marzo 2012

la Notte mi dona un nuovo nome


QUANDO NEL BUIO GLI OROLOGI BATTONO…
Quando nel buio gli orologi battono
prossimi sì che par di averli in cuore,
e con tremule voci
van le cose chiedendosi: « Sei tu? »,
più non sono colui che si destava
allo spuntar dell’alba:
ma la Notte mi dona un nuovo nome,
e con un fondo brivido
l’apprenderebbe chi nel chiaro giorno
meco scambiò parola.
Ogni porta dell’anima, sospinta,
dentro di me si schiude.
E allora io so che non dilegua nulla
nell’universo mondo:
non la preghiera e il gesto
(troppo grevi a svanir sono le cose!)
e sento attorno a me sempre persistere
- viva - l’infanzia mia,
e non avverto più d’essere solo.
L’immensa moltitudine
che fu prima di me, che l’aspra lotta
lungi da me sostenne,
ordiva lenta, infaticabilmente,
la trama ond’io son vivo.
E se m’inclino a te, per dirti piano:
« Tanto ho sofferto… » , ascolta:
non so qual voce ignota
rimormora con me le mie le parole.
Rilke

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