mercoledì 18 aprile 2012

brevità della nostra giornata

Cristo, so di essere amato
per quello che è propriamente mio:
la mia povertà;
e sento il bisogno di amare
per quanto in proporzione
mi venne e mi viene ogni giorno perdonato.
Credo nell'inestimabile dono della libertà,
che illumina ma non costringe.
So di portare dentro
la presenza, il fermento
di una speranza che va al di là
della brevità della nostra giornata.

Sento che la vita
ha un ordine di sacrificio a cui non ci si può rifiutare,
senza sentirsi colpevoli:
la vita è un dovere,
la vita è un costo,
la vita è un impegno,
la vita bisogna guadagnarsela.

Mettiamo un attimo di silenzio
e di raccoglimento sulla nostra giornata:
un pochino di coraggio
per poter mantenere fedeltà
al proprio impegno quotidiano
e alimentare quella lampada della speranza,
senza la quale non è possibile vivere.


PRIMO MAZZOLARI

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