sabato 12 gennaio 2013

la leggerezza del vecchio che non si nasconde


Che cos’è la leggerezza di un vecchio?
È quella di una persona che chiude gli occhi sui conflitti, sulle morti, al quale non bisogna dir nulla di duro, di triste?
È la leggerezza dovuta all’ignoranza, al disinteresse?
No, quello è il rimbambimento totale!
La leggerezza di un vecchio è la leggerezza di chi, nel suo cammino spirituale, ha trovato che il mondo è nelle mani di Dio. Quindi i conflitti, le guerre non sono la fine della storia. Sono momenti drammatici, ma alla fine l’amore trionferà.
Vi confesso fraternamente che la luce del giorno non appare mai prima di me, prima che io stia con gli occhi aperti su questa luce. E quando vedo il cielo azzurro, il cielo che da nero, impenetrabile, si
trasforma in azzurro, mi pare che come una grande coperta di tenerezza avvolga l’umanità.
E quindi, anche se i conflitti mi angosciano, questa angoscia viene trasformata in tenerezza. Mi pare
che l’umanità sia diventata come un bambino, come dice il profeta Osea, un bambino che Dio avvolge in questo manto azzurro e difende dal male. 
Questa è la leggerezza del vecchio che non si nasconde che c’è il male nel mondo, ma lo vede avvolto dalla tenerezza di Dio, non si nasconde che c’è la morte, ma la vive come un episodio. Arturo Paoli

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