giovedì 30 maggio 2013

come può comunicare i segni della Pasqua? .

Ora, sappiamo dove si fa la Pasqua, e ne sappiamo anche la strada, 
che passa attraverso i segni dei chiodi. 
Non ce n’è un’altra. 
Noi cristiani abbiamo fretta di vedere i segni della Pasqua del Signore, 
e quasi gli muoviamo rimprovero di ogni indugio, che fa parte del mistero della Redenzione. 
I non-cristiani hanno fretta di vedere i segni della nostra Pasqua, 
che aiutano a capire i segni della Pasqua del Signore. 
Un sepolcro imbiancato, che di fuori appare lucente, 
ma dentro è pieno di marciume, non è un sepolcro glorioso. 
Chi mette insieme pesanti fardelli per caricarli sulle spalle degli altri, 
senza smuoverli nemmeno con un dito, 
è fuori della Pasqua. 
Chi fa le sue opere per richiamare l’attenzione della gente, 
invitando stampa e televisione, 
non vede la Pasqua
Chi chiude il Regno dei Cieli in faccia agli uomini per mancanza di misericordia, 
non sente la Pasqua
Chi paga le piccole decime e trascura la giustizia, la misericordia e la fedeltà, 
rinnega la Pasqua. 
Chi lava il piatto dall’esterno, mentre dentro è pieno di rapina e d’intemperanza, 
non fa posto alla Pasqua. 
Oggi è Pasqua, anche se noi non siamo anime pasquali: 
il sepolcro si spalanca ugualmente, 
e l’alleluia della vita esulta perfino nell’aria e nei campi; 
ma chi sulle strade dell’uomo, questa mattina, 
sa camminargli accanto e, lungo il cammino, risollevargli il cuore? 
Una cristianità che s’incanta dietro memorie 
e che ripete, senza spasimo, gesti e parole divine, 
e a cui l’alleluia è soltanto un rito 
e non ha trasfigurante irradiazione della fede e della gioia nella vita che vince il male e la morte dell'uomo, 
come può comunicare i segni della Pasqua? .
(Primo Mazzolari, La Pasqua).

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