martedì 5 novembre 2013

votarsi al lavoro che la Vita gli chiede, come a un compito personale e sacro

“Di che cosa hanno bisogno gli uomini del nostro secolo per compensare e integrare in un ulteriore progresso il male al quale li condurrebbe una percezione insufficientemente equilibrata dei valori individuali ? 
Hanno bisogno a tutti i costi di ritrovare, 
a un livello che sia quello del loro pensiero attuale, 
il senso e la passione dominante del Tutto. 
Quando ogni uomo, 
in virtù di una concezione del Mondo 
che richiede solo un minimo di conoscenza metafisica 
e che s’impone del resto mediante un numero massiccio di suggerimenti venuti dal mondo sperimentale, 
si accorgerà che il suo vero essere non è limitato agli angusti contorni 
del suo corpo e della sua esistenza storica, 
ma fa parte, in qualche modo, corpo e anima, 
del processo che coinvolge l’Universo, 
allora, egli capirà 
che, per mantener fede a sé stesso, egli deve votarsi al lavoro che la Vita gli chiede, 
come a un compito personale e sacro.” 
(Teilhard de Chardin — ‘Le basi e il fondo dell’idea di evoluzione’ — 1926)

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