domenica 17 ottobre 2010

Possono perché credono di potere

Norman Cousin diceva: "Per guarire non sempre i farmaci sono necessari, ma la fede sempre". E' stato fatto un esperimento su pazienti ulcerosi. Divisi in due gruppi: al primo fu somministrato un farmaco nuovo, sperimentale ma che, dicevano i medici, aveva poteri straordinari; addirittura, forse, li avrebbe fatti guarire. Infatti il 70% di loro ottenne da piccoli ad enormi benefici. Al secondo gruppo fu somministrato un farmaco i cui effetti, a detta dei medici, erano totalmente ignoti. Solo il 25% dei pazienti ottenne dei miglioramenti. Essendo lo stesso farmaco per i due gruppi, vedete che differenza! Il primo gruppo aveva una speranza, una fiducia nel farmaco, molto più grande del secondo gruppo, e si è visto! Ma non è questo la cosa straordinaria: il farmaco, in entrambi i casi, non era un farmaco. Non aveva nessun proprietà. Solo che i pazienti non lo sapevano.
C'è un uomo che a 31 anni è fallito come uomo d'affari; a 32 è stato bocciato ad un'elezione politica; a 34 un'altra bocciatura politica; a 35 gli è morta l'amata moglie; a 36 ha avuto un crollo psichico; a 38 ha perso un'altra elezione politica; a 43 non è riuscito a farsi eleggere deputato; a 46 e a 48 ci ha riprovato ed è stato di nuovo bocciato; a 55 non è riuscito a farsi eleggere senatore e così a 58. Uno sfigato? A 60 anni è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Il suo nome è Abraham Lincoln.
Virgilio dice una cosa meravigliosa: "Possono perché credono di potere".
Se tu non credi di potercela fare, non ce la farai. Si racconta questa storia: il grande generale giapponese Nobunaga decise di attaccare anche se aveva solo un soldato per ogni dieci soldati nemici. Era sicuro che avrebbero vinto, ma i suoi soldati erano pieni di dubbi. Mentre erano in cammino verso il campo di battaglia, si fermarono ad un santuario scintoistico. Dopo aver pregato nel santuario, Nobunaga uscì e disse: "Ora getterò in aria una moneta. Se viene testa vinceremo. Se croce, prederemo. Ora il destino rivelerà il suo gioco". Gettò in aria una moneta. Venne testa. I soldati erano così desiderosi di combattere che vinsero facilmente la battaglia. Il giorno dopo un assistente disse a Nobunaga: "Nessuno può cambiare il destino". "Giustissimo", disse Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su entrambe la facce. Se tu credi, sarà!
Al contrario Outlaw dice: "Occhio ai tuoi pensieri, perché si trasformano in parole! Occhio alle tue parole, perché si trasformano in azioni! Occhio alle tue azioni, perché si trasformano in atteggiamenti! Occhio ai tuoi atteggiamenti perché si trasformano in carattere! Occhio al tuo carattere perché si trasforma in destino".

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