domenica 22 aprile 2012

vittima dell’idolatria


Ove la figura dell’Uomo di Successo si manifesta in modo particolarmente visibile, la maggioranza cade vittima dell’idolatria, che è innanzitutto idolatria del successo stesso.
Essa diventa cieca nei confronti del diritto e dell’ingiustizia, della verità e della menzogna, dell’onestà e dell’abiezione. Non vede più che l’azione e il suo successo.
La facoltà del giudizio etico ed intellettuale si ottunde di fronte allo splendore del successo e al desiderio di partecipare in qualche modo ad esso.
Non si riconosce addirittura più che, con il successo, la colpa si cicatrizza; appunto perché (la colpa) non viene più affatto riconosciuta. Il successo diventa così semplicemente il bene.
Tale atteggiamento è genuino e perdonabile solo in uno stato di ebbrezza. Una volta rinsaviti lo si può adottare solo a prezzo di una profonda falsità interiore, solo ingannando consapevolmente se stessi. Si verifica allora una corruzione dell’anima da cui è difficile guarire.
D. Bonhoeffer, da “Etica”

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