mercoledì 13 febbraio 2013

se riuscirò a dormire, so che non sarò cambiato


QUANDO CI SI STANCA DI PREGARE


Signore,
avevo detto che questa sera
non volevo pregare.
Ho troppa paura:
non voglio correre il rischio di udirti.
Dovrei sforzarmi ancora,
sforzarmi sempre.
E questa sera
Non voglio fare questo sforzo.
Questa sera proprio no.

Questo lungo seguito di giorni
In cui non balena nessun imprevisto,
e che mi annoiano...
Tutti questi giorni
Che passano senza che io sappia
Se ho progredito,
se sono un po’ migliore.
E’ buio e penso che il domani è vicino.
Quando mi sveglierò,
se riuscirò a dormire,
so che non sarò cambiato.
Sarò lo stesso.
Né migliore, né peggiore,
con la stessa giornata da passare,
le stesse occasioni di fare del bene,
a cui mancherò come al solito.
Quante volte, tuttavia,
ti ho chiesto la perfezione:
<< Siate perfetti come è perfetto
il Padre vostro che è nei cieli...>>
Non ci sono arrivato.
Ed ora che il tempo passa mi domando
Se ci riuscirò in giorno,
e se vale la pena che mi sforzi.

Mi domando, Signore,
se ho cercato la perfezione
in modo abbastanza puro.

                                                  Lucien Jerphagnon

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