domenica 17 maggio 2015

far indietreggiare il male mediante un cuore che ogni giorno si lascia purificare dalla parola del Vangelo

“A che serve vivere bene, – ripeteva sant’Agostino – se non ci è dato di vivere per sempre?”

La nostalgia del cielo è ciò che ci permette di trascorrere i giorni non facendo navigazione a vista, bensì secondo la grazia di una traiettoria ben precisa: quella indicata a noi dal Figlio di Dio.

La nostalgia del cielo è ciò che ci fa stare nella vita non come se fosse una inutile corsa tra rivali ma come un sentiero da percorrere tra compagni di cordata.

Nostalgia del cielo equivale a fare proprio il mandato consegnato da Gesù ai discepoli:

far indietreggiare il male mediante un cuore che ogni giorno si lascia purificare dalla parola del Vangelo e stanare ogni forma di alienazione umana;

esprimersi mediante il linguaggio della comprensione e del dialogo bandendo il vecchio idioma che si declina come aggressività, spirito di vendetta, odio;

essere limpidi e sinceri così da far sgonfiare il veleno della cattiveria e il morso della menzogna;

restituire speranza mediante la misericordia a chi è piagato nel corpo e nello spirito.

Quando questo accade, il cielo è sceso in terra…

La nostalgia del cielo – Ascensione del Signore – B.V. dei MIracoli
Antonio Savone

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