venerdì 30 luglio 2010

saper intuire il mistero dentro il più ovvio quotidiano

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, fa' che non valuti priva di senso nessuna parola, nessuna vicenda, nessuna persona.
Donami un cuore che sappia meravigliarsi anche davanti alle realtà più usuali, che sono sempre stupende.
Donami la capacità di scoprirti anche nei momenti più ovvi: e fa' che sappia intuire il tuo amore che mi cerca e mi sollecita. Donami il coraggio di risponderti senza esitazioni e senza difese.
OMELIA
Cerchiamo le meraviglie sempre lontano: in paesi remoti, in luoghi sconosciuti. Quanto è vicino a noi ci appare sempre banale, ovvio, perfino deludente e un poco irritante.
E, invece, c'è di che stupirsi anche guardando dalla finestra. O perfino dentro casa.
Pure le persone - quelle che accostiamo ogni giorno - ci si rivelano scialbe, insignificanti, perfino urtanti.
E, invece, a saperle guardare con attenzione, nascondono drammi, sofferenze, lembi di poesia. Possiamo vivere accanto a uomini e donne la cui esistenza non si sorregge senza la fede, e non accorgerci di nulla: nemmeno sospettare.
E per il Signore?
Lo vorremmo sempre vedere nelle grandi opere, nei fenomeni strabilianti, nelle vicende maestose e magari un poco eccentriche.
E invece egli si è rivelato in un uomo come noi. Straordinarissimo, poiché era il Verbo di Dio, ma come noi, fuorché nel peccato.
E ci è prossimo nella selva di segni che ci sta attorno, nella sua parola, nei suoi sacramenti, nelle persone più comuni, e sicuramente in quelle più povere.
L'importante è saper intuire il mistero dentro il più ovvio quotidiano.
Ci sta cercando. Ci sta sollecitando a rispondere.
Occorrono semplicemente gli occhi della fede.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, grazie per le persone che mi hai fatto incontrare oggi.
Grazie per gli avvenimenti, grandi o piccoli, che mi hai fatto vivere.
Grazie per tutte le occasioni che hai tentato per renderti vicino a me, per scuotermi dal mio torpore, per entrare nella mia esistenza con una dilezione tenerissima.
Perdona le mie distrazioni e le mie ottusità.
Raccoglimi nelle tue braccia.
Donami la capacità di stupirmi sempre davanti alle tue piccole enormi meraviglie.
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