lunedì 11 ottobre 2010

che cosa fareste, se sapeste di non poter fallire?

"La creatività esige che si viva la tensione degli opposti, mentre l'Amante Demonio ci seduce con la promessa di togliercela.  Ecco perché, quando si presentano sentimenti o sensazioni tormentosi, il dipendente si butta sull'alcol o sulla droga, o su un'avventura romantica o sul potere o sui beni materiali - su qualsiasi cosa che gli tolga la tensione - invece di vivere in essa, di esaminare i sentimenti spiacevoli, denominarli e registrarli, di condividere le proprie intuizioni con gli altri, come fa l'individuo creativo.
(Linda Schierse Leonard, tratto da Testimone del Fuoco, Ed. Astrolabio)



Pensateci... pensate a quante occasioni da cogliere o per crescere perdiamo a causa delle nostre abitudini, dell'identificazione delle nostre azioni abitudinarie con la nostra stessa vita. E' come se noi non esistessimo al di fuori della nostra quotidianità, perfino quando di essa ci lamentiamo.
Ad esempio, camminiamo per strada - facendo per la decimillesima volta il percorso che abbiamo sempre fatto - senza prestare davvero attenzione alle cose che ci accadono attorno, proiettati già a quella che sarà la nostra giornata una volta arrivati in ufficio o in qualunque altro luogo ove ci stiamo recando. Chissà quante cose, che magari potrebbero cambiare la nostra vita - un volantino, un manifesto, una persona - non notiamo, persi come siamo nei nostri pensieri.

Molti di noi dichiarano di voler cambiare la propria vita, ma - a parte parlarne - non fanno nulla per farlo, anzi, perfino parlarne diviene un'abitudine, al pari delle altre.

Certo, può esserci timore di sbagliare, di rendersi ridicoli, di buttare via tempo ed energie per qualcosa che forse non funzionerà, senza rendersi conto che il tempo e le energie se ne stanno già andando per i fatti loro da un pezzo!

C'è qualcosa che vorreste fare, provare, tentare? Qualcosa che se funzionasse migliorerebbe voi e la vostra vita, e che non tentate per paura di fallire? Fatelo! Se non lo fate... avete già fallito.

Un notissimo motivazionista americano, Anthony Robbins, vi chiederebbe: che cosa fareste, se sapeste di non poter fallire?

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