domenica 28 luglio 2013

Non vi è infatti mezzo migliore per liberarsi dalla rigidità, dalla durezza, dalla volgarità del nostro egoismo congenito, ostacolo insuperabile alla luce infusa e all’azione dello Spirito di Dio.

Trovo molta consolazione quando leggo Thomas Merton perché trovo il suo pensiero molto lucido che mi chiarisce quanto sto vivendo.

Thomas Merton
Semi di contemplazione
26. Libertà nell’obbedienza
       
Pochissimi uomini si santificano nell’isolamento. 
Pochissimi diventano perfetti in solitudine assoluta.
Vivere con gli altri ed
imparare a perdersi nella comprensione delle loro debolezze e delle loro deficienze
ci aiuta a diventare veri contemplativi.
Non vi è infatti mezzo migliore per liberarsi
dalla rigidità,
dalla durezza,
dalla volgarità del nostro egoismo congenito,
ostacolo insuperabile alla luce infusa
e all’azione dello Spirito di Dio.
Anche la coraggiosa accettazione delle prove interiori in perfetta solitudine
non può sostituire completamente l’opera di purificazione che si compie in noi
attraverso la pazienza e l’umiltà,
amando il prossimo
e simpatizzando con le sue richieste più irragionevoli.
C’è sempre pericolo che gli eremiti non facciano che inaridirsi e indurirsi nella loro eccentricità. Vivendo lungi dal contatto con gli altri,
essi tendono a perdere quel profondo senso delle realtà spirituali
che solo il puro amore può dare.

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