giovedì 1 agosto 2013

Poiché hanno preferito il piacere e le emozioni ai sacrifici austeri imposti da una fede genuina, le loro anime sono diventate stagnanti.



Thomas Merton

Semi di contemplazione

26. Libertà nell’obbedienza

L’uomo più pericoloso del mondo è il contemplativo
che non si lascia guidare da nessuno.
Egli fida solo nelle sue visioni.
Obbedisce ai suggerimenti di una voce interiore ma non ascolta gli altri.
Identifica la volontà di Dio con tutto ciò
che gli fa provare in cuore una grande luce piena di calore e di dolcezza;
più dolce e più caldo è tale sentimento,
più egli si convince della propria infallibilità.
E se la pura forza della sua fiducia in se stesso si comunica agli altri e
dà loro l’impressione che egli sia veramente un santo,
un tale uomo può rovinare
una intera città o un ordine religioso o anche una intera nazione:
il mondo è coperto dalle cicatrici che sono state inferte nelle sue carni da simili visionari.
Spesso, tuttavia, persone simili non sono altro che innocui seccatori.
Essi si aggirano in un vicolo cieco spirituale
e qui si adagiano in un piccolo
e tranquillo nido di emozioni private.
Nessuno in realtà può essere portato ad invidiarli o ad ammirarli,
perché anche coloro che nulla sanno della vita spirituale possono in certo modo intuire
che tali uomini hanno ingannato se stessi uscendo dalla realtà
e si sono accontentati di un’apparenza.
Sembrano felici, ma non vi è nulla di attraente o di contagioso nella loro felicità.
Sembrano in pace, ma la loro pace è vuota e inquieta.
Hanno molto da dire, e tutto ciò che dicono è un messaggio con la «M» maiuscola, eppure non convincono nessuno.
Poiché hanno preferito il piacere e le emozioni ai sacrifici austeri imposti da una fede genuina,
le loro anime sono diventate stagnanti.
La fiamma della vera contemplazione si è spenta.
Quando sei guidato da Dio nelle tenebre dove sta la contemplazione, non puoi rimanere nella falsa dolcezza della tua volontà.
L’illusoria soddisfazione interna dell’autocompiacimento e
dall’assoluta fiducia nel tuo giudizio non potrà mai ingannarti completamente:
ti sentirai un po’ disgustato ed un vago senso di nausea interiore
ti forzerà ad aprirti e a lasciar uscire il veleno.

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