venerdì 23 dicembre 2016

3. Prepararsi alla liturgia della notte di Natale:... mentre subiamo le conseguenze di quella esperienza, ci riscopriamo quasi incapaci di ristabilire da soli la comunione infranta.

Ci è capitato
– oh, sì che ci è capitato, e non una volta soltanto –
di trovarci a vivere momenti di stanchezza, se non addirittura di tensione,
all’interno di qualche relazione per noi significativa.
E, mentre eravamo lì a riandare con la mente ai ricordi di quanto avevamo condiviso,
ci siamo ritrovati a chiederci:
a chi tocca fare la prima mossa?
Non diversa la situazione dell’umanità.
Quell’esperienza di comunione, sintonia, amicizia, condivisione
che ha caratterizzato il rapporto dell’uomo con Dio,
ad un tratto, per una strana volontà di riscatto, di rivalsa,
ha conosciuto una incrinatura i cui strascichi li patiamo ancora oggi, nessuno escluso.
E, sebbene, ne siamo indelebilmente segnati e mentre subiamo le conseguenze di quella esperienza,
ci riscopriamo quasi incapaci di ristabilire da soli la comunione infranta.

Per questo è Dio stesso a prendere nuovamente l’iniziativa di fare la prima mossa.

Prepararsi alla liturgia della notte di Natale
Antonio Savone

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