giovedì 15 aprile 2010

piacere o dovere d'insegnare


Delectatio victrix. Niente paura, non è un medicinale contro la febbre suina. Ma è un principio molto semplice che Agostino, quello delle Confessioni, applicava alla vita dell’uomo. Vuol dire “il piacere vincitore”. Per Agostino soltanto il piacere è in grado di vincere il piacere. Il dovere non è mai riuscito a vincere il piacere, perché il piacere sarà sempre più potente del dovere...
...solo il piacere del sapere renderà lo studente desideroso di imparare. Lo vedo con i miei alunni, quando faccio leva solo sul senso del dovere ottengo poco. E allora sto per formulare un principio di edonismo scolastico: se non provi piacere per ciò che insegni, non trasmetterai mai il piacere di imparare. E il senso del dovere perde la partita prima ancora di giocarla.I prof sono chiamati a “professare” il piacere, non il senso del dovere. Professori edonisti ecco quello che ci vuole!
Se un prof non ama leggere e non racconta le sue letture come fa a far amare la lettura ai suoi alunni?
Se un prof non ama scrivere come fa a far amare la scrittura ai suoi alunni?
Se un prof non ama scoprire, come fa a far amare la ricerca ai suoi alunni?
La scuola ha bisogno di testimoni dell’estasi, non di maestrini del registro.
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