domenica 15 agosto 2010

Maria è come me e come te. Allora questa festa è una grande speranza, una grande forza per la nostra vita

Donne che danzano e uomini che lottano
don Marco Pedron  
Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2010)
Vangelo: Lc 1,39-56   Clicca per vedere le Letture (Vangelo: Lc 1,39-56)
Oggi la chiesa celebra la festa dell'Assunzione di Maria in cielo: celebriamo Maria, una di noi, già arrivata in anima e corpo alla meta dove tutti noi un giorno arriveremo. Anche Gesù, vero uomo, è asceso al cielo, ma in quanto figlio di Dio potremmo sentirlo diverso da noi. Maria no, Maria è come me e come te. Allora questa festa è una grande speranza, una grande forza per la nostra vita: non c'è da aver paura, non c'è da temere, perché andiamo verso la luce, verso qualcosa di buono; non c'è da aver paura perché ciò che ci aspetta è qualcosa che ci realizzerà, che soddisferà tutte le nostre nostalgie e i nostri desideri profondi; non c'è da aver paura perché le Grandi Mani di Dio ci stanno aspettando e, qualunque sia la nostra vita e il nostro percorso, stanno per abbracciarci e per far festa: eravamo così tanto attesi, così tanto aspettati (15, 11-32)!
Il vangelo ci presenta l'incontro di due donne. Entrambe sono uscite dalle loro posizioni per andare verso qualcosa che non sanno, che è ancora oscuro, buio, ma che chiede di nascere. Maria si è messa in viaggio (1,39); Elisabetta era sterile e avanti negli anni (1,7). Entrambe hanno un mistero, un figlio, un progetto da partorire; c'è qualcosa di informe in loro che chiede spazio, chiede di prendere forma nelle loro vite. I loro nomi sono il segno della loro vita: Elisabetta "Dio sazia" e Maria "acque feconde, gravide di vita" sono non solo i loro nomi ma anche il loro destino, la loro vocazione. Ma anche Adamo, simbolo di tutti gli uomini, ha inscritto nel suo nome il suo compito di generare: perché Adamo (a-d-m) è la porta (d) della madre (a-m).

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