sabato 20 novembre 2010

Il mondo in cui ciascuno vive dipende in primo luogo dal proprio modo di concepirlo


Il mondo in cui ciascuno vive dipende in primo luogo dal proprio modo di concepirlo, quindi si conforma ai differenti caratteri mentali: in base a tali differenze sarà povero, scialbo e piatto, oppure ricco, interessante e pieno di significato.
Ad esempio, mentre si invidiano a qualcuno le circostanze interessanti che gli si sono presentate nella vita, si dovrebbe piuttosto invidiargli la capacità di comprendere che conferisce a quelle circostanze il significato assunto nella sua descrizione: perchè le medesime circostanze che in una mente intelligente si configurano così interessanti, sperimentate da una mente mediocre non sono più di una insulsa scena di un mondo del tutto ordinario.
Ciò appare in tutta evidenza in svariate poesie di Goethe e di Byron palesemente tratte da circostanze reali: un lettore poco accorto è capace di invidiare il poeta per l’avvenimento così gratificante anzichè per la possente fantasia che da un episodio abbastanza comune ha saputo trarre qualcosa di sommamente grande e bello.
tratto dagli Aforismi sulla saggezza del vivere di Arthur Schopenhauer

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