venerdì 26 novembre 2010

il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia" (G.K. Chesterton)

 Nell'avvicinamento all'evento, la gioia si moltiplica, mescolandosi allo stupore. Quello stupore profondo e sincero, semplice e viscerale che sa risvegliare in noi il miglior lato infantile. Perché "il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia" (G.K. Chesterton).

E in realtà, si fa spazio la consapevolezza che vivere nell'attesa dà senso e direzione alla nostra vita, fa sì che non siamo palline sparate casualmente nello spazio cosmico, ma come una retta con un unico senso ed un'unica direzione.
Dio si è fatto uomo: un incontro che si rinnova nei secoli.
Per i primi cristiani, che si aspettavano un imminente ritorno nella gloria. Per me, che ho scarabocchiato queste quattro righe.
Per te, che stai leggendo. Per chi non lo leggerà mai. Per chi non ha la minima intenzione di leggerlo. Per chi sta aspettando alla fermata dell'autobus. Per chi aspetta un figlio. Per chi dalla vita, ormai, non si aspetta più nulla.
Per ogni uomo, succede un evento straordinario: Dio si è fatto Uomo!

da Maddalena Negri http://www.sullastradadiemmaus.it/sala-dibattiti/899-atte...

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