venerdì 3 gennaio 2014

diffidando di te, incomincio a dissipare il tempo che mi doni in ciò che vale di meno dell'amore autentico e dura più poco della vita

Dissipo il tempo in ciò che è senza importanza, lontano dal tuo amore autentico. Voglio fare in fretta tutto e soprattutto non ho tempo  per gli altri. Non sono un grande peccatore ma sono gretto nel credere, nello sperare e nell'amare.
Riconosco che i miei peccati di perdita di tempo, di egoismo, di scarsa generosità, di freddo calcolatore, di mancanza di gioia nascono nella mancanza di fiducia nel Signore che mi fa dono di questa vita?

5 preghiera-esame di coscienza sul tempo
di Carlo Maria Martini tratta dalla lettera pastorale "Sto alla porta" 1992- 94

Tu sai bene, mio Signore e mio Dio,
che allora, diffidando di te,
incomincio a dissipare il tempo che mi doni
in ciò che vale di meno dell'amore autentico
e dura più poco della vita.
Il mio tempo si fa frenetico e vuoto,
divento avaro del tempo che mi dai per altri
e spreco il tempo che tu trovi per me.
Il mio sguardo diventa piccolo ed egoista,
freddo e calcolatore.
Anche quando resisto, magari per viltà,
alle colpe più gravi
rendo più greve il tempo della vita umana
con la premeditata grettezza del mio modo di sentire:
e perfino di credere, di sperare, di volere bene.
Le scelte sono così regolate più dalla convenienza
che non dalla scoperta della tua dedizione.
E lasciano ampio varco per quella quota di arroganza,
di arrivismo, di ipocrisia,
che mi consentono di spremere al tempo che mi è dato
tutto il benessere che mi è possibile.

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