venerdì 23 maggio 2014

Gli Apostoli si mettono in seconda posizione, perché è lo Spirito Santo colui che guida la Chiesa.


At 15,22-31 “Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun obbligo”
Salmo 57 “Sei tu la mia lode, Signore, in mezzo alle genti”
Gv 15,12-17 “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”

La prima lettura odierna è la continuazione del racconto del concilio di Gerusalemme, quando gli Apostoli si sono riuniti per affrontare un problema che si era posto all’inizio dell’evangelizzazione e della nascita della Chiesa: cosa richiedere ai pagani che si convertono al cristianesimo circa le esigenze dei precetti mosaici. La cosa più importante di questa prima riunione degli Apostoli è che lo Spirito Santo garantisce la sua presenza e la sua luce agli Apostoli che si radunano nel tentativo di conoscere la volontà di Dio. Scrivono infine una lettera da distribuire a tutte le comunità cristiane, perché la decisione degli Apostoli venga diffusa e osservata da tutti, essendo una decisione normativa per la Chiesa, appunto perché è una decisione che essi prendono sotto la presidenza dello Spirito Santo, nell’esercizio del carisma apostolico ricevuto direttamente da Cristo; un passaggio della lettera dice precisamente: “Abbiamo deciso lo Spirito Santo e noi” (v. 28). Lo Spirito Santo è in prima posizione per indicare il suo primato nelle scelte e nelle decisioni degli Apostoli. Gli Apostoli si mettono in seconda posizione, perché è lo Spirito Santo colui che guida la Chiesa. 
Don Vincenzo Cuffaro

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