domenica 10 luglio 2016

Poca distanza bastava per sottrarsi al fastidio d'un ascolto indesiderato


Caduto il contrasto, cade anche l'intermittenza di luce e oscurità.
Questa non interrompe l'attività dell'uomo, non lo prepara al sonno.
L'alternanza di giorno e notte, connaturale alla vita, si è attenuata.
Tale e quale la corrispettiva di parole e silenzio.
Viviamo in un'epoca in cui il silenzio è stato bandito.
Il mondo è oppresso da una pesante cappa
di parole, suoni e rumori.
Credevano i babilonesi che gli dèi avessero inviato sulla terra il diluvio
perché infastiditi dal chiacchiericcio degli uomini.
Oggi manderebbero ben altro che diluvi.
Una volta si percepivano solo le parole del vicino.
Poca distanza bastava per sottrarsi al fastidio d'un ascolto indesiderato;
oggi ci arrivano le parole dagli antipodi. 

Tacet. Elogio del buon tacere
di Giovanni Pozzi


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