lunedì 18 luglio 2016

la sorte della parola ballerina

Incrociarsi senza salutarsi,
stiparsi senza toccarsi,
fissarsi con sguardo fuggitivo,
incontrarsi senza un legame in una solitudine di massa irrequieta,
tale è la sorte della parola ballerina sullo schermo.
Potrà ancora l'anima dimorare nelle stanze della quiete?
E, come Maria,
nel silenzio del fiat mihi
concepire e generare la Parola?
Potrà l'uomo accedere ai percorsi della lectio e dell'oratio
per salire alla vetta della contemplatio? (...)

Tacet. Elogio del buon tacere
di Giovanni Pozzi

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