martedì 18 maggio 2010

Ci vuole una vita per imparare ad essere autentici...

Quando fa comodo vengono soppresse o accantonate ... le parole.
Un esempio? La bugia.
Attorno alla bugia c’è una complicità tale che la giustifica:
c’è la bugia benevola,amorosa,pietosa,giocosa,infantile,
spontanea,dovuta,professionale,necessaria.
C’è la bugia buona a scopo di bene,
quella vela che va detta a onor del vero.
E’ talmente diffusa che ha cambiato nome:
furbizia,astuzia,compromesso,trucco,raggiro.
Tutti dicono le bugie: piccoli, grandi,figli,genitori,infermieri,
malati,medici,ambulanti, preti,suore,fidanzati,coniugi,politici,giornalisti…
Sembra sotto anestesia,perché,a differenza della verità,non fa male
Ha il naso lungo,le gambe corte,gli occhi di gatto,
le mani attaccaticce come zucchero filato,
un profilo ingobbito,ripiegato su di sé.
E’ una farfalla non è un fiore ma sta volentieri tra i fiori
Assomiglia alle nuvole che si accumulano:ti tolgono il sole,lo splendore
Perché si dicono le bugie?
Una via d’uscita c’è,il tuo prestigio non è in gioco…
La sincerità è una zolla di terra dove trova radice la nostra umanità.
Da lì nasce il nostro futuro,la libertà di sognare in grande,la nostra vitalità.
La sincerità non ha prezzo perché non può essere messa in vendita.
E’ un vaaggio misterioso tra le nostre emozioni.
Non ci sono mezze verità o mezze bugie,
il si è si il no è no.
Mentire è tradire la mente.
La verità rende liberi , abita il cuore dell’uomo.
Muoiono le parole?
Ci vuole una vita per imparare ad essere autentici,
basta un attimo perché una sola bugia allontani da questo traguardo .


( C. Terraneo )

"La gentilezza nel parlare crea fiducia
la gentilezza nel pensare crea profondità
la gentilezza nel donare crea amore"
(Lao Tzu)

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