sabato 1 maggio 2010

«Far risplendere davanti agli uomini e alle donne di oggi la luce di Cristo: non la mia luce, ma quella di Cristo».

È approdato a Malta con la barca della Chiesa in piena burrasca. E si è trovato salvato da un folla straripante e festante. L'enigma del pontificato di Benedetto XVI è anche qui. I suoi 14 viaggi all'estero hanno sempre capovolto le fosche previsioni di ogni vigilia...
L'enigma di papa Benedetto è che egli è attaccato proprio dove i fatti gli danno ragione...
E oggi che tanti gli tirano pietre, è di nuovo lui a predicare alla Chiesa che non basta rimettere tutto alla giustizia terrena, perché il proprio della Chiesa è l'ordine della grazia, che va al di là della legge, e significa «fare penitenza, riconoscere ciò che si è sbagliato, aprirsi al perdono, lasciarsi trasformare». Non si ricorda nessun papa che nell'età moderna abbia messo un'intera Chiesa nazionale in stato di penitenza pubblica per i suoi peccati, come ha fatto Benedetto XVI con la Chiesa d'Irlanda. Il mite papa Benedetto passerà alla storia per parole e atti di grande audacia.
Benedetto XVI è un grande "illuminista" in un'epoca in cui la verità ha pochi estimatori e il dubbio la fa da padrone. All'uomo moderno egli chiede di aprire gli spazi della ragione, non di rinchiuderla nei soli dati misurati dalla scienza. È sua l'idea di aprire un «cortile dei Gentili», dove tutti possano incontrarsi sotto l'ombra di Dio, anche chi non lo conosce. È sua la proposta agli uomini del nostro tempo di «vivere come se Dio ci fosse», perché da questa scommessa, come disse Pascal, c'è solo tutto da guadagnare e niente da perdere...
n mese fa, in una udienza del mercoledì ai pellegrini, Benedetto XVI paragonò l'ora presente della Chiesa a quella dopo san Francesco. Anche allora c'erano nella cristianità correnti che invocavano una « età dello Spirito», una nuova Chiesa senza più gerarchia né dogmi. Oggi qualcosa di simile avviene quando, sull'onda di accuse che pretendono di travolgere tutto, si invoca un Concilio Vaticano li che sia «nuovo inizio e rottura». Poi, stringi stringi, il programma dell'immaginario Concilio si riduce al1'abolizione del celibato del clero, al sacerdozio per le donne, alla liberalizzazione della morale sessuale e a più democrazia nel governo della Chiesa. Le stesse cose che, attuate in alcune Chiese protestanti, non ne hanno prodotto rigenerazione alcuna. Anzi, come si vede nella Comunione anglicana, hanno piuttosto generato robuste correnti di migrazione verso la Chiesa di Roma, come al solo porto sicuro. All'utopia spiritualista che si risolve in anarchia, papa Benedetto oppone un arte di governo della barca di Pietro che è «pensiero illuminato dalla preghiera». A un mondo di povera fede, parla di Dio e di Gesù. Perché nient'altro che questo disse di voler fare, quando fu eletto papa: «Far risplendere davanti agli uomini e alle donne di oggi la luce di Cristo: non la mia luce, ma quella di Cristo».Enigma Benedetto di Sandro Magister

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