sabato 12 giugno 2010

In mancanza di eternità hanno ammassato diecimila cose vecchie.


Ci sono piatti, ma non appetito.
Fedi, ma non scambievole amore
Da almeno trecento anni.

C'è il ventaglio -- i rossori?
C'è la spada -- dov'è l'ira?
E il liuto, non un suono all'imbrunire.

In mancanza di eternità hanno ammassato
diecimila cose vecchie.
Un custode ammuffito dorme beato
con i baffi chini sulla vetrina.

Metalli, creta, una piuma d'uccello
trionfano in silenzio nel tempo.
Ride solo la spilla d'una egiziana ridarella.

La corona è durata più della testa.
La mano ha perso contro il guanto.
La scarpa destra ha sconfitto il piede.

Quanto a me, credete, sono viva.
La gara col vestito non si arresta.
E lui quanta tenacia mi dimostra!
Vorrebbe viver più della mia vita!

Wislawa Szymborska, "Vista con granello di sabbia", a cura di Pietro Marchesani, Adelphi, 2006 (8° ed.)

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