sabato 12 giugno 2010

In realtà non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto

La maggior parte degli uomini, Paolino, protesta per l'avarizia della natura, perché siamo messi al mondo per un briciolo di tempo, perché i giorni a noi concessi scorrono così veloci e travolgenti che, eccetto pochissimi, gli altri sono abbandonati dalla vita proprio mentre si preparano a vivere. E di questa disgrazia, che credono comune, non si dolse solo la folla e il volgo sciocco: tale stato d'animo provocò la protesta anche di grandi uomini. Di qui l'esclamazione del più grande dei medici, che la vita è breve, l'arte lunga; di qui l'accusa di Aristotele alla prese con la natura, indegna di un saggio, perché essa ha concesso agli animali di poter vivere cinque o dieci generazioni, e all'uomo, nato a tante e così grandi cose, è fissato un termine tanto più breve. In realtà non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto. Sì: non riceviamo una vita breve, ma tale l'abbiamo resa, e non siamo poveri di essa, ma prodighi.Lucio Anneo Seneca - Sulla brevità della vita, cap. I
[Versione di Alfonso Traina]

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