domenica 4 agosto 2013

In questo modo non viviamo mai, ma speriamo di vivere; e, disponendoci sempre ad essere felici, è inevitabile che non lo siamo mai.

Non so se queste sono frasi per gli auguri ad una persona,
ma è una buona riflessione per chi mi sta a cuore,
sempre,
nell'adesso che passa e arriverà,
il presente che si fa dono ed è felicità che si fa trovare senza cercare.

Il tempo presente
Blaise Pascal, Pensieri (n.172)

Noi non ci atteniamo mai al tempo presente.
Anticipiamo il futuro come troppo lento a venire, come per affrettarne il corso;
oppure ricordiamo il passato per fermarlo come troppo rapido;
così imprudenti, che
erriamo nei tempi che non sono nostri, e
non pensiamo affatto al solo che ci appartiene,
e così vani, che
riflettiamo su quelli che non sono più nulla, e
fuggiamo senza riflettere quel solo che esiste.
Il fatto è che il presente, di solito, ci ferisce.
Lo dissimuliamo alla nostra vista perché ci affligge;
se invece per noi è piacevole, rimpiangiamo di vederlo fuggire.
Tentiamo di sostenerlo per mezzo dell'avvenire, e
ci preoccupiamo di disporre le cose che non sono in nostro potere,
per un tempo al quale non siamo affatto sicuri di arrivare.
Ciascuno esamini i propri pensieri:
li troverà sempre tutti occupati dal passato e dal futuro.
Il presente non è mai il nostro fine:
il passato ed il presente sono i nostri mezzi,
solamente il futuro è il nostro fine.
In questo modo non viviamo mai,
ma speriamo di vivere;
e, disponendoci sempre ad essere felici,
è inevitabile che non lo siamo mai.

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