giovedì 20 marzo 2014

14° giorno L’uomo che confida nell’uomo è descritto dal testo odierno come uno che non vede il vero bene, quando lo ha a portata di mano: “Quando viene il bene non lo vede”


La Parola di Dio mette oggi dinanzi ai nostri occhi una situazione spirituale che somiglia a un bivio: si tratta di due possibilità di scelta, dinanzi a cui nessuno di noi si può sottrarre. Il testo del profeta Geremia considera due figure contrapposte: l’uomo che confida nell’uomo, il cui destino è l’inaridimento nel deserto e, dall’altro lato, l’uomo che confida nel Signore, che rimane invece perennemente verde, come un albero piantato lungo corsi d’acqua; anche quando arriva il caldo e la siccità. L’uomo che confida nell’uomo è descritto dal testo odierno come uno che non vede il vero bene, quando lo ha a portata di mano: “Quando viene il bene non lo vede”. Egli è così concentrato sulle aspettative umane, che non si accorge di Dio che gli passa accanto e lo invita a liberarsi dai sostegni che non sostengono.
Si tratta dunque di due figure contrapposte, con due destini completamente diversi; così come la parabola lucana, nel costrutto della sua narrazione, presenta due personaggi, due figure contrapposte, con due destini completamente diversi: l’uomo ricco e il mendicante di nome Lazzaro.
Don Vincenzo Cuffaro

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