mercoledì 2 aprile 2014

25° giorno Occorre notare pure che la comunicazione della santità come ultimo atto della creazione dell’uomo, non può prescindere da un atto libero di accoglienza compiuto dall’uomo come destinatario del dono di Dio. Questa accoglienza libera, di cui parliamo, si realizza nell’atteggiamento della persona nei confronti della Parola: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio” (v. 24); la pienezza dell’essere della creatura umana, che consiste nella santità, coincide con la vita eterna, la quale non si comunica se non dove vi è una accoglienza libera ed esplicita del dono di grazia, un’accoglienza che si rivela a sua volta nella posizione che la persona assume nei confronti della Parola; l’espressione: “Chi ascolta”, allude ad una disposizione positiva, perché la Parola di Dio nella predicazione apostolica risuona per tutti, ma non da tutti viene ascoltata allo stesso modo: l’ascolto della Parola, la posizione di ubbidienza della fede verso la Parola di verità di Cristo è la manifestazione certa dell’apertura dell’uomo all’opera di santificazione compiuta dal Padre e dal Figlio nello Spirito.


 Occorre notare pure che la comunicazione della santità come ultimo atto della creazione dell’uomo, non può prescindere da un atto libero di accoglienza compiuto dall’uomo come destinatario del dono di Dio. Questa accoglienza libera, di cui parliamo, si realizza nell’atteggiamento della persona nei confronti della Parola: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio” (v. 24); la pienezza dell’essere della creatura umana, che consiste nella santità, coincide con la vita eterna, la quale non si comunica se non dove vi è una accoglienza libera ed esplicita del dono di grazia, un’accoglienza che si rivela a sua volta nella posizione che la persona assume nei confronti della Parola; l’espressione: “Chi ascolta”, allude ad una disposizione positiva, perché la Parola di Dio nella predicazione apostolica risuona per tutti, ma non da tutti viene ascoltata allo stesso modo: l’ascolto della Parola, la posizione di ubbidienza della fede verso la Parola di verità di Cristo è la manifestazione certa dell’apertura dell’uomo all’opera di santificazione compiuta dal Padre e dal Figlio nello Spirito.
Don Vincenzo Cuffaro

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