giovedì 22 luglio 2010

Gli amici e i loro limiti. Abbiamo bisogno di amici.

Gli amici ci guidano, si prendono cura di noi,
si accostano a noi con amore,
ci consolano nel tempo del dolore.
Anche se parliamo di «farci degli amici»,
gli amici non si possono fare.
Gli amici sono un dono di Dio;
ma Dio ci dà gli amici di cui abbiamo bisogno,
quando ne abbiamo bisogno,
se confidiamo totalmente nell'amore di Dio.
Gli amici non possono sostituire Dio.
Hanno dei limiti e delle debolezze come noi.
Il loro amore non è mai perfetto, non è mai completo.
Nei loro limiti essi possono però essere dei segnali nel nostro cammino
verso l'amore illimitato e incondizionato di Dio.
Godiamo degli amici che Dio ha mandato sul nostro cammino.
Henri J.M. Noewen da “Pane per il Viaggio”



Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, 
né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, 
il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e 
viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna 
è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo 
che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amicizia che non cerca in tutti i modi
lo schiudersi del proprio mistero non è amicizia,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra 
solo ciò che è vano. 
postato da: larosadigerico

I volti degli amici
sono come Terra Promessa:
pochi metri
di zolla nera e feconda
che conosco palmo a palmo,
come il ramificarsi
delle vene su una mano.
I volti dei miei amici
sono come lo specchio del tempo.
Li interrogo in silenzio la sera:
negli occhi s'è fissata
e ancora vive, tutta,
l'avventura di un giorno:
ancora inseguono
scomode immagini,
come mozziconi
che nessuno osa spegnere
in ceneri di indifferenza.
Dilaga nella piega
degli occhi
la lotta dei disperati,
l'amore dei folli,
questo nostro sperare
contro ogni speranza.
Sui volti dei miei amici
ripercorro ogni giorno
il sentiero inquieto
delle nostre domande
senza risposta.
Unica certezza
-tra sabbie e deserti
di scelte provvisorie-
il Cristo Presenza e Assenza,
vicino come la carne
di uno sposo,
e atteso nella notte
con fiaccole
che faticano al vento
quasi fossero
sul punto di morire.
E noi, amici?
Noi chiamati
a rischiare la notte,
a decidere al buio
-quando fioca è la luce-
per un cammino o per l'altro.
Perché non parli, o Signore?
Nostra nuova condizione
è non sapere e sperare
contro ogni speranza.
Volti dei miei amici
volti senza presunzione,
immagine
della speranza dei folli.
Volti dei miei amici,
la terra del domani.
(Angelo Casati)
 
Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

Elena Oshiro

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