venerdì 23 luglio 2010

«oggi» la si può dire finché si è vivi e anche da vecchi

PREGHIERA DEL MATTINO
Padre Santo, all'inizio di questo giorno, rendimi consapevole del momento opportuno che è questa nuova giornata. Tu mi doni il tempo perché il seme, che cadde in un luogo solo e risuscitò nel mondo intero, sia oggi accolto nella mia persona. Donami il tuo Santo Spirito che irrighi il terreno arido e porti molto frutto.

La penitenza non si misura dalla durata, ma dall’ardore

Questa parola «oggi» la si può dire finché si è vivi e anche da vecchi, giacché il valore della penitenza non si misura col tempo ma con la disposizione dell’anima. Così gli abitanti di Ninive non ebbero bisogno di pregare molti giorni per cancellare il loro peccato, ma in meno di un giorno fecero sparire la loro iniquità. Il ladrone non ebbe bisogno di molto tempo per ottenere l’ingresso in paradiso, ma giusto nel tempo che si dice una sola parola, si tolse di dosso i peccati di tutta la vita e, prima ancora degli Apostoli, ricevette il premio. Vediamo che anche i martiri hanno ottenuto splendide corone non in molti anni, ma in pochi giorni e spesso anche in uno solo. Abbiamo dunque bisogno soprattutto di coraggio e di buona disposizione, e se disporremo la nostra coscienza a detestare la vita cattiva e a metterci per quella buona con animo così risoluto come Dio vuole e richiede, la brevità del tempo non ci toglierà niente, giacché molti, che erano ultimi, sono passati davanti ai primi. Non è infatti cosa tanto tremenda il cadere, quanto il rimanere a terra senza rialzarsi, con la cattiva volontà e l’indifferenza, nascondendo la debolezza del nostro libero arbitrio sotto pensieri di disperazione. A questi tali quasi dubbioso il profeta dice: Forse che chi è caduto non si rialza, o chi s’è allontanato non ritorna?
San Giovanni Crisostomo
INVITO A PENITENZA
 Esortazione a Teodoro caduto in peccato

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